Nonostante Verstappen e la sua Red Bull restino saldamente in testa ai pronostici, in questa prima parte di stagione la Ferrari sta dimostrando di essere competitiva. Riuscirà uno tra Charles Leclerc e Carlos Sainz a strappare lo scettro al belga?
Chi vincerà il Campionato del Mondo 2024?
Con il trionfo del 2023, Verstappen ha vinto il suo terzo mondiale consecutivo. Chi sono i piloti in grado di frenare il dominio del fuoriclasse della Red Bull? Durante i primi GP di stagione, Super Max ha ampiamente dimostrato di poter replicare il dominio dello scorso anno. Eppure, i piloti Ferrari non sono rimasti a guardare. Leclerc e Sainz hanno centrato la terza e la quarta posizione all’esordio in Bahrain, quindi il pilota monegasco ha bissato il terzo posto in Arabia Saudita. La vera svolta è arrivata in Australia, dove Carlos Sainz ha trionfato precedendo il compagno di scuderia di soli 2 secondi. In Giappone e Cina, Verstappen e Perez hanno ristabilito gli equilibri, arrivando davanti a Sainz e Leclerc. Il Gran Premio di Melbourne resterà un caso isolato o per la Ferrari è un indizio di rinascita? I bookmakers hanno pochissimi dubbi circa la possibilità che Verstappen continui a dominare la scena. Del resto, la monoposto di casa Red Bull ideata da Adrian Newey e colleghi è una spanna sopra le altre, come confermato dai distacchi accumulati in gara, fatta eccezione per il GP di Australia.
Un’auto che non ha eguali
Ciò che ha colpito gli addetti ai lavori è la capacità del team Red Bull di stravolgere quanto fatto in passato e di ripartire comunque davanti alla concorrenza. Le soluzioni tecniche adottate quest’anno non sono soltanto divergenti da quelle precedenti, ma sono anche molto simili ai tentativi effettuati (e falliti) dalla Mercedes negli ultimi anni. L’impressione è che gli ingegneri Red Bull, forti della loro competenza, abbiano voluto ostentare tutta la propria sicurezza davanti ai rivali storici della Mercedes, facendo funzionare intuizioni che Toto Wolff e soci non sono mai riusciti a sfruttare appieno. Secondo Paul Monaghan, ingegnere capo della Red Bull, la RB20 ha enormi margini di miglioramento: „Al momento, i guadagni di gara in gara in termini di prestazioni sono simili a quelli ottenuti lo scorso anno con la RB19, pertanto ci aspettiamo una crescita futura in linea con quanto dimostrato in passato. Tra sei mesi la RB20 sarà ancora diversa, poiché per noi l’evoluzione è tutto„.
Dove deve migliorare la Ferrari per ridurre il gap con Red Bull?
Le prime gare della stagione hanno fornito un quadro piuttosto chiaro dei valori in gioco: Red Bull resta davanti a tutti, con la Ferrari che insegue. La RB20 non ha punti deboli e la casa di Maranello è costretta a sfruttare al meglio le rare défaillance delle monoposte austriache. Ma qual è la distanza reale tra la Ferrari e la scuderia di Milton Keynes? Per rispondere è necessario fare riferimento al cosiddetto „gap chilometrico“, ovvero la differenza di tempo sul singolo km. Utilizzando Red Bull come riferimento, è facile notare come le Ferrari alternino tempi estremamente competitivi ad evidenti passi indietro. Allo stesso modo, anche le altre monoposto performano meglio o peggio a seconda del tracciato, mentre l’unico team che mostra costanza è proprio Red Bull. Al gap chilometrico va sommato il degrado delle gomme, che in casa McLaren lascia parecchio a desiderare. Al contrario, la gestione delle mescole da parte del Cavallino Rampante sembra ottimale. Per questo motivo, Ferrari sta lavorando alacremente sulle coperture per migliorare il giro secco in qualifica e sull’aerodinamica per ottimizzare i tempi sul singolo km.
