È la corsa che ogni anno riporta la magia del ciclismo professionistico tra le strade di Genova. Domenica 14 luglio, l’evento, che si tiene ininterrottamente dal 1934, con la sola esclusione degli anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, esalterà la sua stessa storia, attraversando paesaggi mozzafiato fino a raggiungere il cuore pulsante del capoluogo ligure. La lunghezza complessiva del tracciato? 199 km.
Una gara storica, dal fascino indiscutibile
Il Giro dell’Appennino, che dal 2005 fa parte del circuito UCI Europe Tour come prova di classe 1.1, è giunto alla sua 85esima edizione ed è organizzato dall’Unione Sportiva Pontedecimo. In passato, la gara partiva e arrivava proprio a Pontedecimo, quartiere situato nella periferia nord di Genova, in piazza Giuseppe Arimondi. Quest’anno, invece, la partenza è stata fissata in quel di Arquata Scrivia, comune di 6.000 abitanti in provincia di Alessandria. La corsa, snodandosi attraverso le alture che circondano Genova, arriverà in Via XX Settembre e, poi, in Piazza de Ferrari. Il percorso disegnato dagli organizzatori promette grandi emozioni, a partire dai 5 Gran Premi della Montagna, ai quali si aggiungono 7 traguardi volanti. Due punti focali della corsa saranno il GPM di Pietralavezzara e quello della Madonna della Guardia, già in passato teatro di gesta indimenticabili. La direzione attende 25 squadre e ben 175 atleti, provenienti da ogni parte del mondo e pronti a dare il massimo sulle salite e discese della Città Metropolitana di Genova. Anche il capoluogo ligure è pronto ad accogliere gli atleti e, con loro, le migliaia di persone che accorreranno per assistere allo spettacolo.
Genova è pronta a diventare il teatro di un grande evento internazionale
Sono almeno 15.000 le persone attese in città dalla commissione gara e dalla prefettura. La maggior parte di queste proverranno dalla provincia di Genova e da quelle limitrofe, a testimonianza della grande attrattiva dell’evento. Tutti i punti chiave del percorso saranno presidiati dalle forze dell’ordine e dagli organizzatori, comprese le ultime salite prima del traguardo, l’arrivo in Via XX Settembre e la premiazione in Piazza de Ferrari. Chi non avrà la possibilità di assistere di persona alla corsa, potrà contare sulla copertura televisiva, fornita da Eurosport International, che porterà l’evento a una platea globale, e Rai Sport, che trasmetterà la corsa in differita. Con ogni probabilità, l’85° Giro dell’Appennino offrirà le emozioni più intense durante l’ultima ora di gara, che verrà proiettata anche sul maxi schermo sistemato in Via XX Settembre, di fianco al palco. Il 14 luglio si avvicina e Genova si prepara a fare da teatro all’ennesimo capitolo indimenticabile della sua tradizione ciclistica.
La storia della corsa
A differenza di quanto avveniva in passato, oggi il percorso comincia quasi sempre nel basso Piemonte. Anche l’arrivo a Pontedecimo è stato spostato. Non è più Piazza Arimondi ad accogliere i corridori, ma la più centrale Piazza de Ferrari. Alcune edizioni recenti hanno visto la gara terminare in via Fiorenzo Semini, sulla sponda destra del Polcevera. Il Giro dell’Appennino del 2005, invece, per celebrare il cinquantesimo anniversario dell’ultima vittoria di Fausto Coppi, si concluse a Novi Ligure, di fronte al Museo dei Campionissimi. Nel secondo dopoguerra, la corsa divenne una delle più importanti del panorama professionistico internazionale, tanto che ebbe tra i suoi vincitori atleti del calibro di Fausto Coppi, Felice Gimondi, Francesco Moser, Gianni Bugno, Claudio Chiappucci, Vincenzo Nibali e Pavel Tonkov. Gianbattista Baronchelli, professionista dal 1974 al 1989, detiene il record di vittorie (6, tutte consecutive). Lo scorso anno, invece, ad aggiudicarsi la corsa fu Marc Hirschi, atleta svizzero dell’UAE Team Emirates.
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