Sembrava già tutto deciso e invece, ancora una volta, il calcio ha sovvertito ogni pronostico. È agli ultimi istanti di un indimenticabile 24 maggio che si gioca la sfida salvezza tra Empoli, Udinese e Frosinone, arrivate alla fine della stagione rispettivamente con 34, 35 e 36 punti. Da una parte i toscani devono vedersela in casa con la Roma; dall’altra ci sono i ciociari che ospitano allo Stirpe la squadra friulana.
Psicodramma Empoli, inizi a nervi tesi
Sin dal fischio d’inizio, l’aria in campo è strana: i giallorossi sembrano svogliati e privi di spunto, più concentrati nella propria trequarti che intenzionati a finalizzare. I toscani, necessariamente più grintosi nella speranza di poter trovare i punti per la salvezza, fanno mostra di profonde lacune di gioco. La tensione sul terreno di gioco è palpabile e la situazione si sblocca quasi subito. È l’Empoli, già al 13′, a passare in vantaggio, grazie a Cancellieri che, servito da Gyasi, approfitta di una distrazione di Svilar e infila la rete dell’1 a 0. Questo risultato, unito al concomitante 0-0 che sta maturando a Frosinone, condannerebbe alla retrocessione l’Udinese, regalando la salvezza a toscani e laziali. Ma la Roma non ci sta: si risveglia dal torpore e, appena 6 minuti dopo il vantaggio azzurro, trova il gol del pareggio, con Cristante. Seguono contestazioni e attimi concitati, fino a quando il VAR annulla definitivamente la rete per fuorigioco. La ripartenza è intensa e la partita si fa incandescente, ma fino al 45′ non accade più nulla. Poi, al primo minuto del recupero, Angeliño, inserendosi perfettamente sulla corsia mancina, trova Aouar che, da pochi passi, insacca il gol dell’1-1. All’intervallo, dunque, con questo risultato e col pareggio a reti bianche di Frosinone, i condannati alla retrocessione sarebbero i ragazzi di Mister Nicola.
Nel secondo tempo Niang fa esplodere il Castellani
La formazione toscana, seppure con evidenti limiti in fase realizzativa, cerca senza successo di trovare il gol che significherebbe la salvezza per il terzo anno consecutivo, mentre da Frosinone giungono notizie pessime, con l’Udinese che si porta in vantaggio col primo gol “italiano” di Keinan Davis, fino a quel momento oggetto misterioso della squadra di Mister Cannavaro. La situazione è delicatissima: una rete potrebbe spalancare le porte del Paradiso a una squadra e quelle dell’Inferno all’altra. È proprio al 93′ che accade l’imponderabile: Cancellieri si butta a capofitto su una palla apparentemente innocua sul lato destro dell’attacco, salta il difensore e serve un assist a Niang che, di destro, trafigge un Svilar sul proprio palo. Il gol fa esplodere lo stadio, mandando in estasi tutta Empoli e il Presidente Corsi. Sul Frosinone cala il gelo: per la terza volta dopo appena un anno nella massima serie, è di nuovo retrocessione.
Il miracolo di Mister Nicola
Una menzione particolare non può che andare a Davide Nicola, ormai specialista in miracoli. Dopo avere salvato il Crotone nella stagione 2016-2017 e la Salernitana nella stagione 2022-2023, recuperando ben 8 punti sulla zona salvezza in 15 partite, questa volta è toccato all’Empoli beneficiare delle doti dell’allenatore piemontese. Quando Nicola è subentrato ad Andreazzoli, la squadra toscana si trovava penultima, con soli 13 punti a gennaio: 4 in meno dell’Udinese e addirittura 6 in meno del Frosinone. Dopo una difficile rincorsa, l’Empoli ha chiuso il campionato a 36 punti, mentre i laziali si sono fermati a 35, certificando una volta di più le capacità di Nicola nel determinare la corsa salvezza della Serie A.
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