L’Hungaroring è uno dei circuiti storici della Formula 1. Situato a Mogyoród, 25 km da Budapest, ospita il Gran Premio d’Ungheria fin dal 1986. La gara si terrà il 21 luglio prossimo, davanti a un pubblico entusiasta e competente, abituato alla presenza del grande Circus della Formula 1.
I lavori di adeguamento del circuito
Tra le condizioni che la direzione del GP d’Ungheria è tenuta a rispettare per ottenere il rinnovo dell’accordo con la FIA fino al 2032, figura la riqualificazione dell’Hungaroring. Una parte degli interventi concordati è già stata ultimata e il 21 luglio, il Circus della Formula 1 potrà contare su un paddock più grande, sulla riasfaltatura di diversi tratti del circuito e su nuovi spazi per i tifosi. I lavori, iniziati circa un anno fa, riprenderanno subito dopo il Gran Premio: per rientrare nei tempi stabiliti gli interventi di riqualificazione vanno portati avanti a un ritmo sostenuto, e, ad oggi, hanno coinvolto oltre 500 persone. Il progetto di adeguamento durerà fino al 2026 e continuerà con la realizzazione di una tribuna centrale più spaziosa e accogliente, pensata per rispondere alle rinnovate esigenze della F1. Il nuovo paddock, invece, si estende su oltre 8.000 metri quadrati e fa eco a una serie di interventi paesaggistici volti a garantire un ambiente più piacevole. Il progetto di ammodernamento è supportato direttamente dal governo ungherese che, per ottenere il rinnovo dell’accordo con Liberty Media, ha deciso di farsi carico di una parte degli oneri.
L’Hungaroring è destinato a diventare un gioiello
A dirlo è stato Zsolt Gyulay, Presidente e CEO di Hungaroring Sport Zrt. Secondo Gyulay è stato incredibile assistere alla rapidità con cui sono stati portati avanti i lavori negli ultimi mesi. „L’Hungaroring è cambiato di settimana in settimana e sta finalmente diventando ciò che sognavamo da tempo“, ha aggiunto. Del resto, le esigenze della Formula 1 sono cambiate profondamente rispetto al passato, e così anche il business che gravita intorno alla F1. Oggi, le gare sono diventate un vero e proprio festival, ricco di eventi accessori capaci di attirare migliaia di persone, ed è normale che i circuiti si adattino per soddisfare tali esigenze. Tematica, questa, più volte sottolineata anche da Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato del Formula One Group, che ha spesso ribadito come gli interventi all’Hungaroring siano da considerarsi un esempio per tutti gli altri circuiti, europei e non. Il paddock dell’autodromo di Mogyoród era il più piccolo del mondiale, mentre ora è una struttura assolutamente al passo coi tempi.
Gli highlights del circuito
Sono 70 i giri previsti, per un totale di 306,63 km. L’Hungaroring annovera 14 curve, 9 a destra e 5 a sinistra. Il record della pista? 1’16″627, stabilito da Lewis Hamilton durante le qualifiche del 2020. Proprio il pilota britannico è il più vincente di sempre in terra ungherese, con 8 vittorie. Seguono Michael Schumacher e Ayrton Senna con 3 trionfi a testa. La scuderia che detiene il maggior numero di vittorie, invece, è la McLaren, con 11 successi. Le ultime due edizioni del GP d’Ungheria, manco a dirlo, sono state conquistate entrambe da Max Verstappen, campione del mondo in carica e, per molti, ancora il pilota da battere. Anche se l’Hungaroring è ritenuto un circuito poco adatto alle corse spettacolari, in passato è stato teatro di gare ricche di colpi di scena, tra cui la storica rimonta firmata Nigel Mansell nel 1989. In quell’occasione, l’inglese, partito addirittura dalla dodicesima posizione, riuscì a vincere il GP d’Ungheria dopo una serie di sorpassi clamorosi.
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